Fai il test sui rischi del trading e verifica il tuo livello

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Test Free sui rischi del Trading

Relazione sui rischi del Trading online


Introduzione
Il trading online offre la possibilità di investire in vari strumenti finanziari, come azioni, forex e criptovalute. Tuttavia, è importante essere consapevoli dei rischi associati a questa attività.
Problemi tecnici
Oltre ai problemi tecnici come difficoltà di accesso, ritardi nell’esecuzione degli ordini, quotazioni errate e perdita di dati, è importante accertare che la Piattaforma sia connessa in tempo reale con i mercati finanziari, e nei fatti e accaduto che la piattaforma di Trading che appariva connessa in tempo reale con il mercato finanziario risultasse invece nei fatti, in modalità demo e manipolata allo scopo di provocare la perdita di capitale attraverso GAP auto impostati o direzioni long/short prestabilite.
Altri esempi di problemi tecnici:
Difficoltà di accesso alla piattaforma.
Ritardi nell’esecuzione degli ordini.
Quotazioni errate.
Perdita di dati.
A ciò va aggiunta la conformità delle dichiarazioni che l’intermediario finanziario fornisce ai clienti attraverso il proprio sito internet che devono poi corrispondere alla realtà, Commissioni, swap, possibile applicazione dell’Hedging e altre.
Per minimizzare i rischi tecnici, è consigliabile:
Scegliere un intermediario affidabile e regolamentato.
Verificare le condizioni contrattuali e le commissioni applicate.
Utilizzare una connessione internet stabile e affidabile.
Effettuare test regolari della piattaforma di trading.
Comportamenti scorretti e illegali
Esistono diverse tipologie di comportamenti scorretti e illegali che possono essere perpetrati nel trading online:
Truffe:
Schema Ponzi: Promettere rendimenti elevati a nuovi investitori utilizzando i fondi di investitori precedenti.
Clone firm: Impersonare società di investimento legittime per truffare i clienti.
Pump and dump: Manipolare artificialmente il prezzo di un’azione per poi venderla a un prezzo più alto.
Raggiri:
Consigli di investimento non professionali: Account manager che forniscono consigli su investimenti senza le dovute competenze o autorizzazioni.
Segnali di trading falsi: Vendere falsi segnali di trading per indurre i clienti a prendere decisioni sbagliate.
Segnali di Trading: Vendere segnali di Trading spacciati per certezze inducendo i clienti a prendere decisioni sulla scorta degli stessi.
Manipolazione del mercato:
Insider trading: Usare informazioni riservate per ottenere un vantaggio ingiusto nel trading.
Front running: Anticipare gli ordini di grandi clienti per ottenere un vantaggio personale.
Esempi di casi reali:
Caso Madoff: Bernie Madoff ha orchestrato uno schema Ponzi da 64 miliardi di dollari, uno dei più grandi nella storia.
Caso Lehman Brothers: La banca d’investimento Lehman Brothers è crollata nel 2008 a causa di pratiche di trading illegali.
Caso Enron: La società energetica Enron è stata coinvolta in uno scandalo contabile che ha portato al suo fallimento.
Misure consigliate per minimizzare i rischi di comportamenti scorretti e illegali nel trading online:

  1. Scegliere un intermediario affidabile e regolamentato:
    Verificare che l’intermediario sia autorizzato e supervisionato da un’autorità di vigilanza finanziaria come la Consob (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa) o la CYSEC (Cyprus Securities and Exchange Commission) o altre in ambito Europeo.
    Controllare la reputazione dell’intermediario online attraverso recensioni e forum affidabili.
    Evitare intermediari che offrono rendimenti irrealisticamente elevati o che promettono guadagni facili.
  2. Diffidare dei consigli di investimento non professionali:
    Non affidarsi a consigli di investimento provenienti da account manager o forum online senza verificarne la competenza e l’autorizzazione.
    Richiedere o verificare sempre le credenziali e le qualifiche di chi fornisce consigli di investimento.
    Verificare che le informazioni fornite siano accurate e non fuorvianti.
  3. Evitare segnali di trading falsi:
    Non acquistare segnali di trading da fonti non affidabili o che promettono rendimenti garantiti.
    Valutare attentamente la metodologia e l’esperienza di chi fornisce i segnali di trading.
  4. Proteggere i propri dati personali e finanziari:
    Non fornire mai dati personali o finanziari a siti web o intermediari non affidabili.
    Utilizzare password complesse e univoche per tutti i propri account di trading online.
    Prestare attenzione a email e telefonate sospette che potrebbero essere tentativi di phishing.
  5. Segnalare alle autorità competenti eventuali comportamenti scorretti o illegali:
    In caso di dubbi o sospetti su un intermediario o un’attività di trading online, contattare la Consob o la CYSEC oppure le altre autority di Vigilanza in Europa.
    È importante denunciare alle autorità competenti qualsiasi comportamento scorretto o illegale per proteggere se stessi e gli altri investitori.
    Oltre a queste misure, è importante ricordare che:
    L’educazione finanziaria è fondamentale per proteggersi dai rischi del trading online.
    È importante investire solo il capitale che ci si può permettere di perdere.
    Fattori che possono causare la perdita di capitale
    Andamento del mercato: I mercati finanziari possono essere volatili e imprevedibili. Il valore di un’azione, di una valuta o di un altro strumento finanziario può fluttuare rapidamente, determinando perdite per l’investitore.
    Errori di trading: Anche i trader più esperti possono commettere errori, come acquistare un’azione al prezzo sbagliato o chiudere una posizione troppo tardi.
    Leva finanziaria: La leva finanziaria è uno strumento che consente di aumentare l’esposizione al mercato e quindi i potenziali guadagni. Tuttavia, la leva può amplificare anche le perdite. Se il mercato si muove contro la posizione del trader, le perdite possono superare il capitale investito.
    Esempio:
    Supponiamo che un trader investa 100 euro in un’azione con una leva di 10:1. Questo significa che il trader ha una posizione di 1.000 euro. Se il prezzo dell’azione scende del 10%, il trader perderà 100 euro, ovvero il suo capitale investito. Tuttavia, se la leva fosse di 20:1, la perdita del trader sarebbe di 200 euro, ovvero il doppio del capitale investito.
    Hedging: L’hedging è una strategia di investimento che mira a ridurre il rischio di perdite. Le strategie di hedging possono includere l’acquisto di opzioni put, la vendita di futures o l’utilizzo di altri strumenti finanziari derivati.
    Tuttavia, l’hedging può anche avere un costo e non è sempre efficace nel proteggere completamente dalle perdite. Inoltre, l’hedging può aumentare la complessità di un investimento e richiedere una maggiore conoscenza dei mercati finanziari.
    Esempio:
    Un trader che possiede un portafoglio di azioni può acquistare opzioni put per proteggersi da un calo del mercato azionario. Se il mercato azionario scende, le opzioni put aumenteranno di valore, compensando in parte le perdite sulle azioni.
    Nel caso di hedging a lungo termine, il capitale in vendita/acquisto può crescere notevolmente di valore. Questo può essere un vantaggio se il mercato si muove contro la posizione del trader, ma può anche essere un costo significativo se il mercato si muove a favore del trader.
    Inoltre, l’hedging a lungo termine può comportare commissioni di swap e altri costi. Questi costi possono ridurre il rendimento dell’investimento e rendere l’hedging meno efficace nel proteggere dalle perdite.
    Esempio:
    Un trader che vende futures sull’oro per proteggersi da un calo del prezzo dell’oro dovrà pagare commissioni di swap per mantenere aperta la posizione. Se il prezzo dell’oro aumenta, il trader perderà denaro sulle posizioni future, anche se il suo portafoglio di oro fisico avrà guadagnato valore.
    Misure consigliate per minimizzare i rischi di perdita di capitale nel trading online:
  6. Diversificare il portafoglio:
    Non investire tutto il capitale in un solo strumento finanziario o in un solo settore se si ha acquisito le competenze sufficienti per la gestione di diversi asset in contemporanea.
    La diversificazione aiuta a ridurre il rischio di perdite in caso di calo di un particolare settore o asset class.
  7. Gestire il rischio con stop loss e take profit:
    Utilizzare ordini stop loss per limitare le perdite in caso di movimenti avversi del mercato.
    Impostare ordini take profit per incassare i guadagni quando il prezzo di un’azione o di un altro strumento finanziario raggiunge un certo livello.
    Questi ordini automatici aiutano a controllare il rischio e a massimizzare i profitti.
  8. Effettuare ricerche approfondite prima di investire:
    Analizzare i fondamentali di un’azienda o di un altro strumento finanziario prima di acquistare.
    Valutare i rischi e le potenziali ricompense di un investimento.
    Non investire mai in strumenti finanziari che non si comprendono appieno.
  9. Utilizzare la leva finanziaria con cautela:
    La leva può amplificare i guadagni, ma può anche amplificare le perdite.
    Utilizzare la leva solo se si è consapevoli dei rischi e si ha un’adeguata esperienza di trading.
    Non utilizzare la leva per investire denaro che non ci si può permettere di perdere.
  10. Imparare a gestire le emozioni:
    Le emozioni come la paura e l’avidità possono portare a decisioni di investimento sbagliate.
    È importante mantenere la calma e la razionalità quando si fa trading online.
    Sviluppare un piano di trading disciplinato e seguirlo rigorosamente.
    Problemi per la Salute
    Report di ricerca del Presidente dell’Associazione Professionale E-KingTeam International
    Introduzione
    Il trading online può essere un’attività gratificante e redditizia, ma può anche avere un impatto significativo sulla salute del professionista. L’elevato stress, le lunghe ore di lavoro e la costante pressione di prendere decisioni veloci possono portare a problemi fisici e mentali.
    Problemi di salute fisica
    I trader online sono a rischio di sviluppare diversi problemi di salute fisica, tra cui:
    Obesità e sedentarietà: Stare seduti davanti a un computer per molte ore al giorno può portare a un aumento di peso e a una diminuzione dell’attività fisica. Secondo uno studio del 2023, il 40% dei trader online è obeso o in sovrappeso. L’obesità e la sedentarietà aumentano il rischio di malattie cardiache, diabete e altri problemi di salute.
    Problemi muscolo-scheletrici: L’uso prolungato del computer può causare dolore al collo, alla schiena e alle spalle. Un sondaggio del 2022 ha rilevato che il 70% dei trader online soffre di dolore muscolo-scheletrico. I problemi muscolo-scheletrici possono ridurre la qualità del sonno e la capacità di svolgere le attività quotidiane.
    Affaticamento visivo: Guardare uno schermo per molte ore può causare affaticamento visivo, secchezza oculare e mal di testa. L’80% dei trader online riferisce di soffrire di affaticamento visivo almeno una volta alla settimana. L’affaticamento visivo può peggiorare la vista e causare difficoltà di concentrazione.
    Disturbi del sonno: Lo stress e l’ansia del trading online possono disturbare il sonno, portando a insonnia e stanchezza cronica. Secondo uno studio del 2021, il 50% dei trader online soffre di insonnia. I disturbi del sonno possono compromettere la salute mentale e fisica.
    Problemi di salute mentale
    I trader online sono anche a rischio di sviluppare problemi di salute mentale, tra cui:
    Stress: Lo stress è una parte inevitabile del trading online, ma se non viene gestito correttamente può portare a burnout, ansia e depressione. Un sondaggio del 2022 ha rilevato che il 90% dei trader online soffre di stress. Lo stress cronico può causare danni al sistema immunitario, aumentare il rischio di malattie cardiache e ictus, e peggiorare la salute mentale.
    Ansia: L’ansia è una risposta naturale al rischio, ma se diventa eccessiva può interferire con la capacità di prendere decisioni razionali. Secondo uno studio del 2023, il 30% dei trader online soffre di ansia. L’ansia può causare attacchi di panico, fobie e altri disturbi mentali.
    Depressione: La depressione è un disturbo dell’umore che può causare perdita di interesse per le attività, tristezza e apatia. Il 15% dei trader online soffre di depressione. La depressione può portare a isolamento sociale, perdita di produttività e suicidio.
    Dipendenza dal trading: In alcuni casi, il trading online può diventare una dipendenza, con conseguenze negative per la vita personale e professionale del trader. La dipendenza dal trading può portare a problemi finanziari, relazioni rovinate e perdita del lavoro.
    Ecco alcuni suggerimenti per migliorare la salute del professionista di trading online:
    Fare esercizio fisico regolarmente: L’esercizio fisico aiuta a ridurre lo stress, migliorare l’umore e aumentare l’energia. Almeno 30 minuti di attività fisica moderata al giorno sono consigliati per i trader online. L’esercizio fisico può essere un ottimo modo per ridurre lo stress e migliorare la salute mentale e fisica.
    Mantenere una dieta sana: Una dieta sana fornisce al corpo i nutrienti di cui ha bisogno per funzionare correttamente e aiuta a ridurre lo stress. Mangiare molta frutta, verdura e cereali integrali è importante per la salute mentale e fisica. Una dieta sana può aiutare a migliorare la concentrazione e la memoria.
    Dormire a sufficienza: Dormire a sufficienza è essenziale per la salute fisica e mentale. Si consiglia agli adulti di dormire dalle 7 alle 8 ore a notte. Dormire a sufficienza può aiutare a migliorare la concentrazione e mitigare i disturbi del sonno possono compromettere la salute mentale e fisica.
    Misure consigliate per minimizzare i rischi per la salute nel trading online:
  11. Promuovere uno stile di vita sano:
    Fare esercizio fisico regolarmente: Almeno 30 minuti di attività fisica moderata al giorno sono consigliati per ridurre lo stress, migliorare l’umore e aumentare l’energia.
    Mantenere una dieta sana: Consumare molta frutta, verdura e cereali integrali per fornire al corpo i nutrienti di cui ha bisogno e per ridurre lo stress.
    Dormire a sufficienza: Dormire dalle 7 alle 8 ore a notte per migliorare la concentrazione e la salute mentale e fisica.
    Evitare l’alcol e il fumo: L’alcol e il fumo possono peggiorare lo stress e i problemi di salute mentale.
  12. Creare un ambiente di lavoro ergonomico:
    Utilizzare una sedia e una scrivania ergonomiche per ridurre il rischio di dolore muscolo-scheletrico.
    Fare pause regolari per alzarsi e muoversi.
    Regolare la luminosità e il contrasto dello schermo per evitare l’affaticamento visivo.
  13. Gestire lo stress in modo efficace:
    Imparare tecniche di rilassamento come la meditazione o lo yoga.
    Stabilire dei limiti di tempo per il trading online.
    Fare attività fisica regolarmente.
    Parlare con un professionista della salute mentale se si soffre di stress, ansia o depressione.
  14. Promuovere la salute mentale:
    Cercare supporto sociale da amici, familiari o un gruppo di supporto.
    Impegnarsi in attività che si considerano piacevoli e rilassanti.
    Prendere del tempo per se stessi e per le proprie passioni.
    Cercare aiuto professionale se si soffre di problemi di salute mentale.
  15. Prevenire la dipendenza dal trading online:
    Stabilire dei limiti di tempo e di denaro per il trading online.
    Fare trading solo con denaro che ci si può permettere di perdere.
    Cercare aiuto professionale se si sospetta di avere una dipendenza dal trading online.
    È importante ricordare che la salute mentale e fisica è fondamentale per il successo nel trading online.
    Adottando le misure di cui sopra, è possibile ridurre significativamente i rischi per la salute e migliorare la propria qualità di vita.
    Nel prossimo capitolo, ci concentreremo sull’esercizio abusivo della professione e sui rischi legali nel trading online.
    Esercizio abusivo della professione e rischi legali nel trading online
    Premessa:
    Il trading online può essere un’attività rischiosa, non solo per le fluttuazioni del mercato, ma anche per i rischi legali associati a determinate condotte.
    Esercizio abusivo della professione:
    Un rischio importante è l’esercizio abusivo della professione di consulente finanziario o di promotore finanziario. Tale condotta si verifica quando un soggetto, individuale o aziendale, offre servizi di:
    Negoziazione per conto terzi
    Fornitura di segnali di trading
    Formazione non formale o informale
    senza essere in possesso delle autorizzazioni e competenze richieste dalla legge.
    Scopi e conseguenze:
    Spesso, l’esercizio abusivo della professione viene perpetrato allo scopo di:
    Carpire la fiducia dei clienti
    Indurli ad investimenti presso broker compiacenti
    Ottenere la gestione diretta del capitale del cliente
    Esempi di condotte a rischio:
    Corsi di formazione di breve durata che promettono di far diventare esperti di trading in poco tempo.
    Materiale didattico superficiale e non completo.
    Consigli di investimento generici e non personalizzati.
    Consigli di investimento personalizzati senza adeguata analisi
    Mancanza di trasparenza sui costi e sui rischi.
    Pressione indebita per acquistare prodotti o servizi finanziari.
    Ciò può causare:
    Perdite finanziarie per i clienti
    Problemi anche gravi di tipo psicologico per i clienti.
    Problemi legali per i soggetti che esercitano abusivamente la professione.
    Misure consigliate per minimizzare i rischi legali e di esercizio abusivo della professione nel trading online:
  16. Verificare l’autorizzazione del soggetto che offre servizi di trading online:
    Consultare il registro dei consulenti finanziari e dei promotori finanziari presso la Consob (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa).
    Richiedere all’intermediario di trading online di fornire copia della sua autorizzazione e delle sue condizioni contrattuali.
    Diffidare di soggetti che non sono in possesso delle autorizzazioni richieste.
  17. Valutare la competenza e l’esperienza del soggetto che offre servizi di trading online:
    Richiedere informazioni sulla formazione e l’esperienza del soggetto.
    Verificare se il soggetto ha avuto precedenti sanzioni o provvedimenti disciplinari.
    Diffidare di soggetti che promettono guadagni facili o sicuri.
  18. Esigere trasparenza sui costi e sui rischi:

Richiedere un preventivo dettagliato dei costi dei servizi offerti.
Informarsi sui rischi associati al trading online.
Diffidare di soggetti che non forniscono informazioni complete e trasparenti.

  1. Non investire mai denaro che non ci si può permettere di perdere:
    Il trading online è un’attività rischiosa e si può sempre perdere denaro.
    Investire solo il capitale che si è disposti a perdere.
    Non utilizzare mai il denaro necessario per le spese quotidiane o per esigenze primarie.
  2. Segnalare alle autorità competenti eventuali condotte sospette:
    In caso di dubbi o sospetti su un soggetto che offre servizi di trading online, contattare la Consob o la Guardia di Finanza.
    È importante denunciare alle autorità competenti qualsiasi condotta illegale o abusiva per proteggere se stessi e gli altri investitori.
    Oltre a queste misure, è importante ricordare che:
    La formazione è fondamentale per comprendere i rischi del trading online e per prendere decisioni di investimento consapevoli.
    Esistono diverse risorse informative disponibili online e offline per aiutare i trader online a proteggersi dai rischi.
    È importante essere consapevoli dei propri limiti e non investire mai in strumenti finanziari che non si comprendono appieno.
    Comprendendo i rischi e adottando le dovute precauzioni, è possibile ridurre significativamente i rischi legali e di esercizio abusivo della professione nel trading online.
    Associazioni non regolamentate:
    Premessa:
    In Italia, le professioni non regolamentate da Albi o Collegi professionali possono essere esercitate liberamente, senza la necessità di iscrizione ad un albo o di possedere un titolo di studio specifico. Tuttavia, le associazioni che rappresentano queste professioni sono soggette alla vigilanza del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), ex Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) Legge 14 gennaio 2013 n. 4.
    Cosa significa:
    Maggiore controllo: Il MIMIT ha il potere di controllare le associazioni e di sanzionarle in caso di irregolarità.
    Maggiore trasparenza: Le associazioni sono obbligate a pubblicare sul proprio sito web una serie di informazioni, tra cui:
    L’atto costitutivo e lo statuto
    L’elenco degli associati
    I criteri di ammissione all’associazione
    Il programma di formazione
    Maggiore tutela per i consumatori: I consumatori hanno maggiori garanzie sulla qualità dei corsi di formazione e dei servizi offerti dalle associazioni.
    Come tutelarsi:
    Verificare l’iscrizione dell’associazione nell’elenco nazionale: Il MIMIT pubblica un elenco nazionale delle associazioni di categoria delle professioni non regolamentate. È possibile consultare l’elenco sul sito web del MIMIT per verificare se un’associazione è regolarmente iscritta e per quale professione non regolamentata è accreditata.
    Richiedere informazioni complete e trasparenti: Prima di iscriversi ad un corso di formazione, è importante richiedere all’associazione informazioni complete e trasparenti sui corsi offerti, sui docenti, sui programmi e sui costi.
    Diffidare da promesse di guadagni facili: Non affidarsi a corsi di formazione che promettono guadagni facili o sicuri nel trading online.
    Segnalare eventuali irregolarità: In caso di dubbi o sospetti su un’associazione non regolamentata, è possibile segnalarla al MIMIT o alla Guardia di Finanza.
    Suggerimenti:
    Consultare il sito web del MIMIT per informazioni sulle associazioni di categoria delle professioni non regolamentate, se dichiarano di essere in Elenco nazionale e non risultano probabilmente stanno dichiarando il falso.
    Diffidare dalle associazioni non in Elenco nazionale che offrono corsi di formazione a prezzi troppo bassi o che promettono guadagni facili o sicuri.
    Conclusione:
    L’introduzione della vigilanza del MIMIT sulle associazioni di categoria delle professioni non regolamentate rappresenta un passo avanti importante per la tutela dei consumatori. Tuttavia, è importante che i trader online adottino le dovute precauzioni per tutelarsi da eventuali irregolarità.
    Nel prossimo capitolo, ci concentreremo sulle specifiche sulla formazione continua.

Formazione continua:
Corsi di formazione sul trading online: formali, non formali e informali
Corsi formali:
Iscrizione: Richiedono in genere l’iscrizione presso un ente di formazione continua accreditato dalla Regione di competenza.
Autorizzazione: Gli enti di formazione continua devono avere una specifica autorizzazione rilasciata dalle Regioni. L’elenco degli enti accreditati è disponibile sul sito web del Ministero dello Sviluppo Economico: https://www.mimit.gov.it/it/.
Costi: Possono essere costosi. Il costo varia a seconda dell’ente erogatore, della durata del corso e del programma formativo.
Attestato: Rilasciano un attestato di partecipazione o un diploma che può essere utile per dimostrare le proprie competenze in materia di trading online.
In Italia, chi eroga corsi non formali di trading online senza i requisiti o l’accreditamento previsto dalla legge incorre in diverse sanzioni, a seconda della gravità della violazione.
Le principali leggi che regolano la materia sono:
Legge n. 4 del 14 gennaio 2013: “Disposizioni in materia di professioni non regolamentate”.
Legge n. 92 del 23 luglio 2012: “Disposizioni in materia di professioni non regolamentate”.
Le sanzioni possono includere:
Multa: da 516 a 3.098 euro per chi eroga corsi senza l’iscrizione all’elenco nazionale delle Associazioni di categoria.
Diffida: l’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato può diffidare l’Associazione a cessare l’erogazione di corsi non conformi alla legge.
Sospensione dell’attività formativa ed esercizio abusivo di professione
Sì, la diffida da parte dell’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (AGCM) può portare alla sospensione dell’attività formativa. L’AGCM ha il potere di intervenire in caso di violazioni delle leggi a tutela dei consumatori, tra cui quelle relative all’erogazione di corsi di formazione non regolamentati.
In particolare, l’AGCM può emettere un’ordinanza di sospensione cautelare dell’attività formativa in caso di:
Mancanza dei requisiti previsti dalla legge per l’erogazione di corsi non formali.
Promozione ingannevole o mendace dei corsi.
Erogazione di corsi non conformi al programma formativo dichiarato.
Rilascio di attestati di qualifica professionale non previsti dalla legge.
L’esercizio abusivo di professione, invece, si configura quando un soggetto esercita una professione per la quale è richiesta l’iscrizione ad un albo professionale senza averne i requisiti.
Le sanzioni per l’esercizio abusivo di professione possono essere molto severe, e includono:
Multa da 516 a 30.987 euro.
Arresto fino a 2 anni.
In base alle leggi del 2012 e 2013, chiunque può erogare corsi informali di trading online. Questo perché i corsi informali non sono soggetti a specifici requisiti di legge, come l’iscrizione ad un albo professionale o l’autorizzazione da parte di un ente pubblico.
Tuttavia, è importante che i corsi informali siano:
Promossi in modo chiaro e trasparente, senza promettere guadagni facili e sicuri.
Forniscano una formazione completa e di qualità sui rischi associati al trading online.
Non rilascino attestati di qualifica professionale che abilitano all’esercizio della professione di trader.
In particolare, possono erogare corsi informali di trading online:
Professionisti esperti in materia di trading online.
Associazioni di categoria, anche se non iscritte all’elenco nazionale del Ministero dello Sviluppo Economico.
Società di formazione private.
Enti di formazione continua.
misure per la formazione continua:
Premessa:
Il capitolo descrive le diverse tipologie di formazione continua in materia di trading online: formale, non formale e informale. Per ciascuna tipologia, vengono evidenziati i requisiti e le caratteristiche, nonché i rischi e le precauzioni da adottare.
Misure per minimizzare i rischi per i consumatori:
Corsi formali:
Verificare l’iscrizione dell’ente di formazione all’elenco regionale o nazionale del Ministero dello Sviluppo Economico: Questo garantisce che l’ente abbia i requisiti minimi di qualità e serietà.
Richiedere informazioni complete e trasparenti sul programma formativo, sui docenti e sui costi: Permette di valutare l’adeguatezza del corso alle proprie esigenze e di comparare le diverse offerte.
Corsi non formali:

  1. Requisiti:
    Iscrizione all’elenco nazionale del Ministero dello Sviluppo Economico (MIMIT):
    Grazie alla legge 4/2013, le associazioni professionali che emettono attestazioni di frequenza o di qualificazione professionale sono iscritte nella sezione 1 dell’elenco nazionale del MIMIT.
    Le associazioni professionali che non emettono attestazioni di frequenza o di qualificazione professionale sono iscritte nella sezione 2 dell’elenco nazionale del MIMIT.
    Iscrizione in Camera di Commercio: La legge 92/2012 richiede l’iscrizione in Camera di Commercio per le società che offrono corsi di formazione non formale. Gli utenti possono verificare l’iscrizione di una società consultando il Registro Imprese presso la Camera di Commercio competente.
    Soggetti erogatori:
    Società di formazione private:
    Possono erogare corsi non formali in materia di trading online se iscritte alla Camera di Commercio.
    Associazioni di categoria:
    Sezione 1:
    Possono erogare corsi non formali in materia di trading online.
    Possono rilasciare attestazioni di frequenza, ma non di qualificazione professionale.
    Sezione 2:
    Possono erogare corsi non formali in materia di trading online.
    Possono rilasciare attestazioni di frequenza e di qualificazione professionale, in base a quanto previsto dalla legge 4/2013, art. 4, 7 e 8.
    Professionisti esperti in materia di trading online:
    Possono erogare corsi non formali in materia di trading online a titolo individuale, in possesso di partita IVA.
    Devono poter documentare la loro qualità di professionisti, in quanto trattasi di attività prevalentemente intellettuale.
    L’iscrizione ad associazioni professionali soggette alla vigilanza del MIMIT e l’iscrizione all’elenco nazionale offre le maggiori tutele per i consumatori.
  2. Misure per minimizzare i rischi per i consumatori:
    Verificare:
    Iscrizione dell’ente erogatore:
    Società:
    Iscrizione in Camera di Commercio per lo svolgimento dell’attività di formazione non formale.
    Associazioni di categoria non regolamentate:
    Iscrizione nell’elenco nazionale delle associazioni non regolamentate MIMIT Ministero delle Imprese e del Made in Italy in:
    Sezione 1: Iscrizione all’elenco nazionale Legge 4/2013.
    Sezione 2: Iscrizione all’elenco nazionale legge 4/2013.
    Programma formativo: Adeguatezza alle proprie esigenze materie di studio e ore di didattica adeguate a fornire le competenze e abilità nello specifico settore finanziario.
    Docenti:
    Qualifiche ed esperienza.
    Possesso di partita IVA e documentazione comprovante la loro qualità di professionisti.
    Iscrizione ad associazioni professionali soggette alla vigilanza del MIMIT.
    L’aspetto fiscale della formazione
    I corsi di trading online, sia formali che informali, possono avere implicazioni fiscali diverse a seconda di alcuni fattori:
    Costo del corso:
    Se il costo del corso è deducibile dal reddito, è necessario conservare la fattura o ricevuta come prova della spesa.
    L’ammontare della deduzione varia a seconda del tipo di corso e del soggetto che lo sostiene.
    Soggetto che sostiene il costo:
    Per i lavoratori autonomi e le imprese, il costo del corso può essere dedotto come spesa per lavoro dipendente.
    Per i dipendenti, il costo del corso può essere dedotto come spesa per redditi da lavoro dipendente.
    Finalità del corso:
    Se il corso è finalizzato alla formazione professionale, il costo è deducibile.
    Se il corso è finalizzato all’aggiornamento professionale, il costo è deducibile.
    Se il corso è finalizzato alla crescita personale, il costo non è deducibile.
    In generale, per poter dedurre il costo del corso, è necessario che:
    Il corso sia inerente all’attività lavorativa svolta.
    Il corso sia finalizzato all’acquisizione o all’aggiornamento di competenze professionali.
    Le spese siano documentate con fatture o ricevute.
    chi eroga corsi informali di trading online è obbligato ad emettere fattura se il corso è a pagamento.
    L’obbligo di emissione della fattura deriva dalla normativa fiscale italiana, in particolare:
    D.P.R. n. 633 del 1972: “Istituzione e disciplina dell’imposta sul valore aggiunto”.
    D.Lgs. n. 127 del 2015: “Riforma del sistema fiscale”.
    La fattura deve essere di tipo elettronico e deve transitare attraverso il servizio SDI dell’Agenzia dell’Entrate.
    Esistono alcune eccezioni all’obbligo di emissione della fattura:
    Se il corrispettivo del corso è inferiore a 75 euro, è possibile emettere una ricevuta fiscale.
    Se il cliente è un soggetto esente IVA, non è necessario applicare l’IVA.
    In caso di mancata emissione della fattura, il soggetto che ha erogato il corso può essere soggetto a sanzioni amministrative.
    Inoltre, il cliente può richiedere l’emissione della fattura anche se non è stata emessa al momento del pagamento.
    È consigliabile conservare la fattura per poter detrarre il costo del corso dal reddito, se previsto dalla normativa fiscale.
    Minimizzare i rischi fiscali nella formazione sul trading online
    I consumatori possono minimizzare i rischi fiscali nella formazione sul trading online:
    Prima di iscriversi a un corso:
    Verificare se il corso è deducibile dal reddito:
    Finalità del corso:
    Formazione professionale: deducibile.
    Aggiornamento professionale: deducibile.
    Crescita personale: non deducibile.
    Soggetto che sostiene il costo:
    Lavoratori autonomi e imprese: deducibile come spesa per lavoro dipendente.
    Dipendenti: deducibile come spesa per redditi da lavoro dipendente.
    Richiedere la fattura o ricevuta al soggetto erogatore:
    Obbligo di emissione della fattura:
    Corsi a pagamento.
    Emissione di fattura elettronica tramite SDI.
    Eccezioni:
    Corrispettivo inferiore a 75 euro: ricevuta fiscale.
    Cliente esente IVA: no IVA.
    Conservare la fattura o ricevuta per poter detrarre il costo del corso dal reddito.
    Verifiche per comprendere se il professionista svolge l’attività in regola con la parte fiscale:
    Richiedere la partita IVA al professionista.
    Verificare l’iscrizione all’associazione presso il sito ufficiale della stessa, per professionisti iscritti alle associazioni di categoria, le associazioni in base alla Legge 4/2013 sono tenute a pubblicare l’elenco degli iscritti.

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